VITTORIO VENETO – Contagio a cui bisogna arrendersi, epidemia inarrestabile. Inutile cercare un vaccino che la renda immota, perché la lingua che non cambia è lingua morta, senza respiro. Quella viva è materia aerea e plastica che non ha paura del nuovo e sa trovare la potenza dello stupore nel diverso. Dal calco straniero che arriva da una pagina web al viaggio oltre i confini della migrazione, la lingua è l’unico gioco in cui ammalarsi non è soccombere, ma è crescere, superarsi e vincere il tempo. Intervengono a Comodamente 2012 Luciano Cecchinel (poeta), Arnaldo Colasanti (critico letterario), Gianfranco Marrone (semiologo), Luigi Boccanegra (neuropsichiatra). Modera Luigi Perissinotto, filosofo e docente Università Ca’ Foscari Venezia.